Scuola e Lavoro: la propaganda, i fatti, le proposte (1)
Riproponiamo alcuni documenti della FLC CGIL sul tema. Partiamo da ITS e Poli Tecnico-Professionali.
Mai come in questo periodo il rapporto tra scuola e lavoro è stato oggetto di una così grande attenzione in seminari, convegni, pubblicazioni.
Oltre a uno specifico capitolo presente nel documento del governo "La buona scuola", il cosiddetto Jobs act, Legge 183/14, prevede, nell'ambito di un apposito decreto legislativo recante un testo organico semplificato delle discipline delle tipologie contrattuali e dei rapporti di lavoro (art. 1 comma 7), il "rafforzamento degli strumenti per favorire l'alternanza tra scuola e lavoro".
In questo turbinio di iniziative e provvedimenti adottati o annunciati, ci si dimentica delle innumerevoli esperienze nel settore che le scuole in tanti anni hanno messo in atto, molte delle quali spazzate dal riordino della Gelmini o sopravvissute ai tagli epocali del governo Berlusconi-Tremonti, grazie all'impegno quotidiano di tanti lavoratori della scuola (personale ATA, docenti e dirigenti).
Sul tema del rapporto tra scuole e mondo del lavoro, in tutte le possibili declinazioni, la FLC CGIL ha prodotto in questi anni numerosi documenti e prese di posizione che riproponiamo per settori di intervento.
Oggi presentiamo quelli che riguardano gli Istituti Tecnici Superiori e Poli Tecnico-Professionali. In particolare:
- la valutazione degli ITS,
- un contributo sulle Linee guida previste dall'art. 52 della Legge 35/12
- il nodo delle risorse finanziarie dei Poli Tecnico-Professionali
- gli interventi sull'istruzione tecnica e professionale nell'ambito del Piano di Azione e Coesione.