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Scuola, Piano per la ripartenza di settembre: la Azzolina illustra le sue proposte. A breve il confronto sul protocollo di sicurezza

La scuola in sicurezza reclama spazi adeguati, organico potenziato, stabilizzazione dei precari e formazione del personale. La conversione in legge del DL “Rilancio” sia l’occasione per un reale investimento.

24/06/2020
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Si è svolto mercoledì 24 giugno 2020 l’incontro di presentazione del Piano per la ripartenza a settembre alle organizzazioni sindacali e agli uffici scolastici regionali.
Erano presenti all’incontro i sindacati rappresentativi del personale della scuola e della dirigenza del settore “Istruzione e Ricerca”, i direttori generali di tutti gli uffici scolastici regionali, i Capi Dipartimento e l’Ufficio di Gabinetto del Ministro.

In apertura dell’incontro la Ministra Azzolina ha sottolineato che il piano rappresenta una cornice all’interno della quale ogni territorio dovrà costruire le misure necessarie a garantire la ripresa in sicurezza dell’attività didattica in ciascuna scuola di quel territorio.
In questo senso, ha proseguito la Ministra, andrà valorizzata l’autonomia delle istituzioni scolastiche nella ricerca delle soluzioni organizzative più idonee a far fronte alle problematiche che in ogni istituzione scolastica emergeranno e che potranno ricevere in modo mirato le risorse necessarie.
Ha inoltre confermato, anche per la ripartenza, l’attivazione di un Protocollo della sicurezza ai livelli nazionale, regionale e di scuola, in analogia con il protocollo attivato per l’esame di stato che ha dato apprezzabili risultati.

Nel suo intervento, il segretario generale della FLC CGIL Francesco Sinopoli ha espresso la forte preoccupazione del sindacato, che è anche quella espressa dalle istituzioni scolastiche, per l’enorme carico di responsabilità scaricato sulle autonomie scolastiche da un piano nazionale privo di una prospettiva di lungo periodo e predisposto a risorse invariate, che consentirà di realizzare soluzioni solo in quelle realtà in cui il contesto territoriale lo consente, replicando, anzi aumentando, le differenze già evidenziate nella fase del lockdown.

Per Sinopoli, un piano per la ripartenza che guardi esclusivamente al mese di settembre rischia di smarrire la consapevolezza che la scuola ha bisogno di un intervento pluriennale con investimenti mirati a colmare i vuoti finora determinatisi rispetto anche ai sistemi scolastici più avanzati: estensione dell’obbligo da 3 a 18 anni, potenziamento delle zone a maggiore rischio educativo, ripristino del tempo pieno nella scuola di base e del tempo prolungato nella scuola del primo ciclo, ripristino del tempo laboratoriale e dei tagli disciplinari nella secondaria di secondo grado, riduzione degli alunni per classe, rispetto rigoroso del limite di 20 alunni per classe in presenza di alunni con disabilità, fine del precariato attraverso la stabilizzazione immediata del personale docente e ATA, in particolare dei facenti funzioni DSGA, con importanti requisiti di servizio, ed emanazione di bando ogni due anni con cadenza regolare, edilizia moderna secondo i parametri varati dal MIUR nel 2013.

Leggi le nostre osservazioni al Piano

Questo è dunque il momento delle scelte per il rilancio della scuola, scelte  che spettano non solo al Ministero dell’Istruzione ma al Governo nel suo complesso, con il coinvolgimento attivo in primis del Ministero della Salute.
Ogni azione del Ministero dell’Istruzione e del Governo deve essere finalizzata alla riapertura della scuola a settembre creando le stesse opportunità per tutti. Sono necessari tempi rapidi e investimenti a partire dalla “riprogrammazione” delle risorse dei fondi strutturali e di investimenti europei 2014-2020 prevista dai recenti Regolamenti dell’UE, per sostenere la ripresa delle attività didattiche in presenza e in sicurezza, senza i quali qualunque proposta risulterà priva di spessore e destinata a fallire.

Al termine degli interventi la Ministra Azzolina ha ribadito l’impegno del Ministero dell’Istruzione a considerare le esigenze che emergeranno dalle diverse realtà territoriali sulla base dell’apposita rilevazione predisposta dal Ministero dell’Istruzione. In quanto alle ripetute richieste sottolineate dalla FLC CGIL per quel che riguarda il potenziamento dell’organico e i finanziamenti aggiuntivi abbiamo registrato alcune aperture circa l’attribuzione di posti aggiuntivi soprattutto per l’organico ATA. Le risorse stanziate dal DL “Rilancio”, di oltre 1 miliardo, potranno essere destinate per far fronte a tutte le esigenze che emergeranno senza escludere la loro eventuale implementazione.

Continua il nostro impegno e della CGIL affinché in sede di conversione del DL “Rilancio” ci sia un significativo aumento di investimenti per garantire: tempo scuola, adeguamento degli spazi, organico potenziato, stabilizzazioni e formazione del personale come dettagliato nelle osservazioni inviate al Ministero dell’Istruzione.

In allegato il testo delle nostre osservazioni.

Nonno, cos'è il sindacato?

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