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Scuola primaria: Missaglia, “i voti non sono scomparsi”

Il Presidente nazionale di Proteo Fare Sapere sulla nota del Capo Dipartimento del Ministero dell’Istruzione dott. Marco Bruschi relativa alla valutazione.

04/09/2020
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I voti non sono scomparsi ed è bene che gli insegnanti lo sappiano.
Non è una battuta di fine estate ma il senso della grave e sconcertante nota del Capo Dipartimento del MI, dott. Marco Bruschi.
Una nota grave sul piano politico perché se il Parlamento, con proprio atto legislativo, ha disposto l’abolizione del voto decimale nella valutazione conclusiva per la scuola primaria, una indicazione sulla valutazione intermedia avrebbe richiesto una opportuna verifica in sede di Commissione Istruzione e magari un confronto con le associazioni professionali e sindacali della scuola.
Ridurre l’atto del Parlamento a una questione burocratica, con risposta burocratica, non è un buon servizio alla politica e allo stesso Ministero dell’Istruzione.
La nota è inoltre sconcertante. Le scuole vivono giornate difficilissime alle prese con i mille e delicati problemi della ripartenza; tra dieci giorni milioni di piccoli e grandi torneranno nelle aule dopo una pausa lunghissima e con una emergenza che non è conclusa. Un mondo di relazioni delicatissime da ricostruire. Cosa fa il Capo Dipartimento? Ricorda che i voti decimali esistono!
E così il solco tra la burocrazia e la scuola diventa un baratro: sconcertante ma vero, purtroppo.