Scuola: #sbloccacontratto, consegnate al Governo le firme raccolte
Subito dopo la conferenza stampa organizzata dai sindacati, i pacchi con le 250.000 firme della petizione che chiede il rinnovo del contratto di lavoro sono state portate a Palazzo Chigi.
Su carta o online, sono state queste le modalità con cui i lavoratori della scuola hanno partecipato alla raccolta firme promossa dai principali sindacati del comparto per chiedere il rinnovo del contratto di lavoro fermo al 2007. Una stima fatta dal nostro sindacato indica in circa 11.000 euro a testa la perdita di salario subita dai docenti italiani in questi anni. E la situazione non è certo migliore per il restante personale ATA che ha anche pagato il costo più pesante dei tagli al personale e delle immissioni in ruolo date con il contagocce e oggi totalmente ignorato da “La Buona Scuola” del Governo che lo condanna all’irrilevanza o, peggio, lo considera inutile, dunque licenziabile.
Lo Stato, il più grande datore di lavoro nel nostro Paese, trascura i propri dipendenti con la colpevole responsabilità della politica, e quello che dovrebbe essere un diritto, il contratto di lavoro appunto, diventa un privilegio, un costo da tagliare.
La conferenza stampa dei sindacati che si è tenuta giovedì 30 ottobre nella piazza antistante palazzo Montecitorio ha voluto denunciare tutto questo. I segretari generali di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal e GILDA Unams lo hanno ribadito nel corso dei loro brevi interventi. “Apertura dei tavoli contrattuali, risorse economiche all’interno della Legge di stabilità e ripristino di serie relazioni sindacali” sono le nostre richieste, perché - come ha sottolineato il segretario generale della nostra organizzazione - le oltre 250.000 persone che hanno sottoscritto la petizione vogliono “contare, non essere catalogati come dei numeri e considerati un problema di carattere economico”.
“La scuola - ha detto Domenico Pantaleo - ha una funzione fondamentale di inclusione delle persone nella società e chi lavora nella scuola ha bisogno di essere riconosciuto nella sua funzione sociale e nella sua dignità e il rinnovo del contratto ne è lo strumento”. Il messaggio al Presidente del Consiglio Matteo Renzi è chiaro “senza partecipazione, senza confronto con i sindacati e senza rinnovo dei contratti - ha concluso Pantaleo - non ci potrà mai essere buona scuola”.
I pacchi con le firme pazientemente raccolte in queste settimane sono stati poi consegnati nella mattinata stessa a Palazzo Chigi, dopo un breve percorso a piedi che aveva alla testa del gruppo di persone i segretari generali dei sindacati.
Alle lavoratrici e ai lavoratori, iscritti, delegati, RSU che hanno dedicato parte del loro tempo alla raccolta firme, trasformandosi in alfieri di una battaglia condotta insieme al sindacato, va il nostro particolare ringraziamento.