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Contingente: il MAE fa marcia indietro e accoglie le richieste dei sindacati di mantenerlo inalterato. Stop di Napolitano al Milleproroghe

Lo ha affermato il capo delegazione di parte pubblica in occasione dell'incontro sindacale del 23 febbraio u.s.. Il confronto di merito è però rinviato al 28 febbraio per via del Milleproroghe stoppato da Napoletano. L'Amministrazione conferma di voler provvedere all'indizione delle prove di accertamento linguistico e aggiornamento delle graduatorie permanenti. Denunciata dalla FLC la gravissima situazione del personale precario senza retribuzione da gennaio.

24/02/2011
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Contingente

Come si ricorderà nel precedente incontro la FLC CGIL e le altre Organizzazioni sindacali avevano bocciato l'ipotesi del MAE di abbassare l'attuale contingente, complessivamente inteso, da 1053 unità a 1043. Nell'incontro del 23 febbraio u.s. la delegazione di parte pubblica ha dichiarato, vista l'opposizione di tutte le organizzazioni sindacali, la decisione di mantenere inalterato il numero complessivo di posti, pari a 1053, anche per il prossimo triennio. Ora si tratta di vedere, in sede concertativa, come rispalmare queste risorse recuperate e come continuare nel processo di razionalizzazione della rete scolastica, partendo dall'analisi dei fabbisogni legittimi e documentati avanzati dalle sedi in occasione della concertazione territoriale. Il confronto sul contingente, pertanto, proseguirà il 28 febbraio p.v. A questa data si dovrebbe conoscere la sorte dell'emendamento sull'estero inserito nel Milleproroghe che ovviamente ha, anche, delle ricadute sul versante contingente.

Milleproroghe ed estero

Dopo la sua approvazione al Senato con il voto di fiducia , il maxiemendamento del governo è passato alla Camera trovando, però, subito lo stop da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (leggi l'articolo di stampa). Per il Presidente il testo del Milleproroghe uscito dal Senato contiene «vizi di incostituzionalità» per «l'ampiezza ed eterogeneità delle modifiche fin qui apportate nel corso del procedimento di conversione al testo originario del decreto legge cosiddetto Milleproroghe». Inoltre non consente «una leale collaborazione tra governo e Parlamento da un lato e tra maggioranza e opposizione dall'altro». E Infine ribadisce: «Il frequente ricorso all'apposizione della questione di fiducia realizza una ulteriore pesante compressione del ruolo del Parlamento». Il che ha determinato la sospensione della discussione del decreto in attesa che il governo stesso individui una soluzione per uscire dall'impasse ovviamente compatibile con i rilievi posti dal Presidente della Repubblica. Ad oggi pertanto non sappiamo quale sarà l'evoluzione di questo decreto, il cui iter si deve concludere comunque entro il 27 febbraio, e soprattutto quali scenari verranno a delinearsi sia nel caso di approvazione che nell'ipotesi di stralcio di parte del maxiemendamento.

Proprio per queste ragioni si è convenuto di riaggiornare la seduta al 28 febbraio p.v. Questo non ha impedito, però, alla FLC CGIL e alle altre Organizzazioni sindacali di ricordare all'Amministrazione le criticità presenti in quell'emendamento con particolare riguardo alla sua concreta applicazione.

Ciononostante una cosa è certa: per la FLC CGIL ancora una volta ci si trova di fronte ad una invasione legislativa su norme di derivazione pattizia. Come pure è certo che se dovesse risultare che promotore di questa specifica iniziativa fosse lo stesso MAE, le relazioni sindacali verrebbero drasticamente compromesse.

Prove di accertamento e aggiornamento delle graduatorie

In corso di riunione il MAE ha ribadito la sua volontà di dar corso alle procedure. Vale la pena però ricordare che se quanto annunciato e confermato dal MAE dovesse andare in porto – come noi auspichiamo fortemente – il merito va attribuito alla tenacia e alla costanza di tutte le Organizzazioni sindacali presenti al tavolo, nessuna esclusa, che da qualche anno pazientemente e costantemente hanno incalzato il MAE a sbloccare la situazione convincendolo ad effettuarle sulla base di precise e puntuali motivazioni. Sarebbe non solo riduttivo ma sbagliato, fuorviante e demagogico attribuire questo risultato, che ovviamente va confermato ufficialmente con l'indizione del bando, ad uno sporadico intervento epistolare….

Supplenti

Con apposito Messaggio, che alleghiamo, inviato alle sedi il MAE ha proceduto alla trasformazione dei contratti del personale supplente su posti vacanti da temporanei a contratti annuali ovvero fino alla fine delle lezioni. Un passo in avanti verso una maggiore garanzia dei diritti a questo personale sollecitato da tempo e rivendicato dalla FLC CGIL e dalle altre organizzazioni sindacali. A questo proposito la FLC CGIL ha esplicitamente chiesto al MAE di provvedere, per il prossimo futuro, ad una trasformazione automatica dei contratti allorquando la condizione giuridica lo determini, visto che esistono norme cogenti che impongono i termini per procedere alle nomine del personale di ruolo.

Rimane aperta la questione relativa ai ritardi del pagamento delle retribuzioni dei supplenti. Per la FLC CGIL è inaccettabile che il personale supplente ancora non abbia ricevuto lo stipendio imputabile al mese di gennaio 2011 e che le retribuzioni di questo personale continuino ad subire ritardi burocratici che li danneggiano fortemente .

La FLC CGIL e le altre Organizzazioni sindacali hanno quindi reiterato la richiesta al MAE di provvedere immediatamente ad affrontare l'attuale emergenza e a rimuoverne gli ostacoli. Se i ritardi sono, come sostiene il MAE, di natura strutturale è necessario per le Organizzazioni sindacali che l'Amministrazione si attivi per individuare percorsi che prefigurano soluzioni tali da consentire a questo personale di poter aver garantita la retribuzione, parziale o totale, alla fine del mese lavorativo di riferimento. Il MAE nella persona del capo delegazione si è impegnato a fornire, il più rapidamente possibile le iniziative che l'Amministrazione intende prendere al riguardo anche attraverso il sollecito alle sedi consolari di provvedere, in via transitoria con lo strumento dell'acconto, a risolvere l'attuale emergenza.