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Elezioni RSU 2015: si vota anche nelle scuole italiane all’estero

Domenico Pantaleo, Segretario generale FLC CGIL, si rivolge ai docenti e al personale ATA in servizio all’estero che il 3, 4 e 5 marzo sarà chiamato a rinnovare i rappresentanti sindacali sul proprio posto di lavoro.

30/01/2015
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“Ci sono tante ragioni per chi lavora nelle scuole e istituzioni scolastiche italiane all’estero di votare per eleggere le proprie Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU). E scegliere i candidati della lista FLC CGIL. La prima di queste ragioni è riprendersi la parola e, tramite il proprio delegato, mettere sul piatto lo stato delle istituzioni scolastiche all’estero e la professionalità e il trattamento di chi ci lavora”.

Così Domenico Pantaleo si rivolge al personale scolastico che lavora all’estero, ricordando che “anche la FLC CGIL ha bisogno di voi per farsi portavoce delle vostre istanze e per rafforzare l’azione di contrasto alle proposte governative che abbiamo portato avanti come Federazione.
Il voto per le RSU è un esercizio democratico sostanziale e non solo formale.

Ormai da troppo tempo si sta perdendo il senso stesso dell’importanza della diffusione della lingua e della cultura italiana, proprio nel momento in cui la dimensione multiculturale e internazionale diventa una chiave di volta per la società, l’economia e la modernità. Le scuole e le istituzioni scolastiche italiane all’estero potrebbero avere una funzione insostituibile, ma spesso versano in condizioni difficili, all’insegna dell’arbitrio, senza regole e con la continua deprivazione di risorse a partire dal taglio dei docenti. Come sanno bene i nostri colleghi.

Abbiamo avuto modo di spiegare la strategia e le proposte della FLC CGIL per il personale, docente e ATA, che lavora all’estero. “Sono proposte che vogliamo discutere con voi”, dice ancora Pantaleo.

Il primo strumento della nostra azione è il contratto. “Abbiamo presentato le piattaforme, sfidando il Governo, perché il lavoro e i lavoratori si tutelano e si valorizzano con il contratto, in un sistema di regole certe, condivise e trasparenti. Proponiamo la valorizzazione di docenti e ATA, un ruolo più forte delle RSU, la partecipazione delle componenti scolastiche alle scelte che ogni giorno si compiono nella scuola dell’autonomia.
Riconoscimento professionale, dignità del lavoro e valore alle nostre istituzioni all’estero devono essere all’altezza delle sfide globali, le quali si giocano anche sul piano culturale”.

Le istituzioni scolastiche italiane all’estero oggi più che mai, sono un avamposto, sono il biglietto da visita del nostro Paese. E noi crediamo alla loro funzione e al vostro lavoro.