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Manifesto “Per la promozione e la diffusione dell’apprendimento della lingua e della cultura italiana nel mondo”

È promosso dalla CGIL, dalla Fondazione Di Vittorio, dalla FLC CGIL, dall'associazione Proteo Fare Sapere, dall'Inca Cgil, dallo Spi Cgil.

20/10/2014
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L’Arte, la Cultura e la Lingua italiana nel mondo, rappresentano un vettore formidabile per portare l’Italia nel mondo. La realizzazione di questo ambizioso obiettivo richiede il superamento della legge 153/1971, una cesura netta con la fase di tagli alle risorse praticata in questi anni da diversi governi, un nuovo quadro normativo di riferimento profondamente rinnovato e concepito per la diffusione dell’arte, della cultura e della lingua italiana nel mondo.

Con questa proposta ci prefiggiamo di delineare un quadro normativo di riferimento basato su un nuovo approccio culturale al problema, per il quale andranno stanziati i necessari finanziamenti. Un progetto alternativo alla frammentazione e alla dispersività degli interventi di questi anni come continui tagli ai finanziamenti e chiusura di istituti di cultura. L'insegnamento della lingua italiana all'estero va certamente potenziato come “servizio” ai nostri connazionali, ai loro figli e alla vasta platea di oriundi nel mondo (oltre 60 milioni), riuscendo a conquistare, nei diversi contesti nazionali, curricoli in cui sia possibile apprendere la lingua locale e, insieme, la lingua italiana. Deve inoltre costituire una opportunità concreta per quei cittadini immigrati che intendano realizzare le proprie aspirazioni nel nostro Paese. Ma è soprattutto necessario aggiungere alle note “Quattro A” (arredamento, automazione meccanica di precisione, abbigliamento, alimentari) che rappresentano nel mondo il marchio più diffuso del made in Italy, una Quinta A (Arte e cultura , di cui la lingua italiana è la chiave di accesso), come prodotto pregiato di alta qualità da valorizzare in un mondo segnato sempre di più dalla mobilità e dalla globalizzazione. Expo 2015 può essere l’occasione per mettere in movimento questo potente vettore.

I nostri migliori prodotti infatti, continuano ad esercitare all'estero una forte attrattività perché percepiti come in grado di far vivere, in forme nuove e moderne, i caratteri antichi della cultura e dell’arte italiana. Esiste dunque una dimensione economica fortemente correlata alla diffusione della lingua italiana che va ben oltre il tradizionale impegno settoriale del Ministero degli Esteri e del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Il presente manifesto propone pertanto l’esigenza di un intervento legislativo per un profondo riordino delle istituzioni scolastiche e dei corsi di italiano all'estero, attraverso un nuovo impegno del Governo per l'apprendimento della lingua italiana come vettore di una strategia culturale ma anche economica moderna che guarda all'Europa e al mondo come contesto di riferimento. Per queste ragioni risulta centrale la proposta di istituire un’Agenzia (organo autonomo di diritto pubblico o comunque struttura forte di coordinamento istituzionale di più ministeri) cui ricondurre le attuali competenze in materia. Tale Agenzia farà capo direttamente alla Presidenza del Consiglio e, con la collaborazione di un Comitato consultivo interministeriale, costituirà il luogo del coordinamento degli interventi e della definizione di regole in grado di assicurare un governo efficiente e di qualità sia dei processi che riguardano l'area di intervento scolastico (pubblico e privato) sia l'area del post scuola (corsi per adulti gestiti da diversi enti). Il riassetto del personale impegnato nelle scuole dovrà essere definito in sede contrattuale, nel quadro di una piena valorizzazione dell’autonomia delle istituzioni educative.

Questo progetto dovrà avvalersi del ruolo della Rai e delle nuove tecnologie per potenziare la diffusione della lingua italiana e realizzare, anche con paesi terzi, le iniziative necessarie all’attuazione dei programmi europei sulla conoscenza delle lingue e sulla formazione interculturale. La definizione del nuovo contratto di servizio fra Governo e Rai dovrà indicare impegni, risorse e modalità di realizzazione di questo intervento, ridefinendo i progetti editoriali verso le comunità di italiani all'estero, i cittadini stranieri interessati alla lingua italiana, per la diffusione della cultura e dell'immagine dell'Italia nel mondo.

I soggetti che propongono il presente manifesto, sono convinti che la competenza in lingua italiana, oltre a rappresentare un valore spendibile nella società e nel mondo del lavoro, costituisca una ricchezza per la promozione sociale e per la crescita personale di tutti i cittadini. Per queste ragioni, dopo una prima fase di coinvolgimento e di informazione sulla proposta, predisporremo una raccolta di firme su una petizione rivolta ai cittadini residenti in altri paesi per sollecitare con urgenza i provvedimenti normativi necessari a realizzare gli obiettivi di una nuova politica per la diffusione della lingua italiana nel mondo.

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