AFAM e pagamenti dei compensi dal fondo di istituto 2021: lo stato dell’arte
Impegnate al momento il 58% delle economie attribuite a fine maggio 2022. Effettuati 3840 pagamenti.
In attesa della definitiva sottoscrizione del CCNI sul fondo di istituto 2022-2024 la cui preintesa è stata sottoscritta il 1° febbraio scorso e per la quale i sindacati firmatari del contratto Istruzione e Ricerca hanno chiesto recentemente al ministero dell’università e della ricerca una celere conclusione, NOIPA (il sistema informatico che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha realizzato per gestire i processi di elaborazione, liquidazione e consultazione degli stipendi del personale della Pubblica Amministrazione) ha pubblicato i dati dei pagamenti relativi al mese di giugno dei compensi accessori effettuati dalle istituzioni afam statali.
Ricordiamo che con decreto 845 del 20 maggio 2022 del direttore generale per la programmazione, il coordinamento e il finanziamento delle istituzioni della formazione superiore, il MUR ha riassegnato la somma di € 14.707.220,22 alle istituzioni AFAM quale economia dell’esercizio finanziario 2021, per il pagamento dei compensi ed indennità per il miglioramento dell’offerta formativa. Di queste € 2.988.932,22 riguardano le economie 2020 e € 11.718.288,00 riguarda il fondo di istituto 2021. Di quest’ultima cifra € 90.583,00 è destinata al Conservatorio di Musica di Bolzano che viene accantonata in bilancio e resa indisponibile ai sensi dell’art. 2, comma 123 della legge 23/12/2009 n. 191.
In base ai dati di NOIPA nel mese di giugno sono stati effettuati 3840 pagamenti per un totale di € 8.500.458,43, pari 58,16% delle risorse riassegnate. Da notare che l’IRPEF trattenuta è € 2.005.589,42, pari 23,59% del totale a significare che tutte le istituzioni hanno correttamente utilizzato l’aliquota media che si applica agli arretrati degli anni precedenti. Si tratta naturalmente di un dato provvisorio in quanto varie istituzioni hanno previsto il pagamento dei compensi nel mese di luglio. La FLC CGIL è dappertutto in pressing affinché vengano retribuiti celermente tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori che ne hanno diritto.