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AFAM: le ragioni dello sciopero del 31 ottobre

Servono ulteriori risorse per garantire l’espansione del sistema pubblico e di qualità in tutto il Paese, per investire sul personale e superare definitivamente il precariato

17/10/2024
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Fallito il tentativo di conciliazione, la nostra organizzazione ha proclamato lo sciopero per l’intera giornata del 31 ottobre 2024 di tutto il personale del Comparto “Istruzione e Ricerca” - settori scuola, università, ricerca, AFAM - dei docenti universitari e degli istituti ANINSEI.

Per l’Alta formazione artistica e musicale servono ulteriori risorse per garantire l’espansione del sistema pubblico e di qualità in tutto il Paese, per investire sul personale e superare definitivamente il precariato, per garantire un reale diritto allo studio.

VOLANTINO
GENERALE
VOLANTINO
AFAM


Per questo rivendichiamo

  • Uno stanziamento per il rinnovo del CCNL 2022-2024 che copra la perdita del potere di acquisto dei salari.
    Lo stanziamento attuale proposto dal Governo è del 5,78%. Un incremento irrisorio vista l’inflazione del triennio 2022-2024 al 17,3%. Risparmiano 16 miliardi di euro non adeguando gli stipendi all’inflazione. Eccome se ti mettono le mani in tasca: la perdita media per chi lavora nelle istituzioni AFAM è di circa 3.500 euro l’anno.
  • La progressiva equiparazione dei livelli retributivi alle analoghe realtà europee.
  • Il superamento del blocco ai fini giuridici ed economici degli anni 2012, 2013 e 2014.
  • Il pieno riconoscimento dell’attività di ricerca dei docenti.
  • Un ordinamento professionale del personale TA realmente al passo con le innovazioni in corso.
  • La creazione di uno specifico ruolo per le nuove figure tecniche.
  • L’ampliamento delle dotazioni organiche in linea con il forte incremento degli iscritti ai percorsi AFAM.
  • La parità di trattamento giuridico ed economico del personale precario.
  • Il superamento dell’utilizzo intensivo dei contratti atipici.