Nota di aggiornamento e DEF nei settori della conoscenza: gli interventi nel settore Afam
Un elenco di buone intenzioni ma senza risorse. Preoccupazione per i processi di statizzazione degli ex istituti musicali pareggiati
Come era prevedibile, dalla lettura della nota di aggiornamento del DEF emerge chiaramente che gli investimenti in conoscenza, al di là delle solita retorica, non sembrano essere una delle priorità dell’attuale governo (attento più ai problemi della flat tax, pensioni, reddito di cittadinanza, immigrazione). Ci troviamo di fronte una serie di interventi parziali talvolta messi insieme in maniera confusa che cercano di dare risposte a questo o a quel problema.
Abbiamo già denunciato come non sono stanziate risorse aggiuntive per il rinnovo del contratto dei settori pubblici e anzi è prevista dal 2020 una riduzione delle risorse stanziate per le retribuzioni del personale.
Riguardo al settore dell’alta formazione artistica e musicale la nota, dedica alcune righe facendo solo l’elenco di alcuni possibili interventi
- completamento del processo di riforma del sistema di reclutamento
- riassetto complessivo del sistema e di riordino dell'offerta formativa
- criteri per l'attivazione dei corsi di specializzazione e di formazione
- miglioramento dell’internazionalizzazione della formazione superiore sia in termini di attrattività scientifico accademica, sia in termini di rapporti bilaterali.
Si tratta al momento di una lista della spesa che deve essere riempita di contenuti e che, però, in assenza di risorse, rischia di avere come inevitabile conseguenza un pesante ridimensionamento dell’intero sistema.
Riguardo alle statizzazioni, a parte la dimenticanza delle ex Accademie Storiche, riteniamo irricevibile l’affermazione secondo cui tale processo verrà attivato “ove possibile”. Per la FLC CGIL tutti gli ex istituti musicali pareggiati e le ex accademie storiche devono essere statizzati. Per ottenere questo risultato siamo pronti alla mobilitazione.