Il CUN esprime il parere su FFO: la riduzione delle risorse mette a rischio la tenuta del sistema universitario
Le criticità rilevate dal CUN evidenziano il reale rischio di tenuta del sistema universitario nazionale.
Nella seduta del 23-25 luglio 2024, il CUN ha espresso parere sostanzialmente negativo in merito al decreto FFO 2024. La posizione del Consiglio è fortemente critica non solo rispetto alla contrazione di 173,3 milioni, ma denuncia che rispetto allo scorso anno la riduzione delle risorse complessive assegnate alle Università risulta essere di circa 513 milioni.
Già in premessa il documento sottolinea la permanenza del divario tra il livello di finanziamento degli Atenei italiani e quello dei principali Paesi europei.
Al taglio delle risorse, si aggiunge il fatto che i 340 milioni destinati al piano di reclutamento straordinario, pur se confermati, non sono accompagnati da un finanziamento aggiuntivo oltre alla tendenza di destinazione delle risorse sempre più su meccanismi di natura premiale.
Anche il personale tecnico amministrativo e bibliotecario vede il calo delle risorse che erano state stanziate con la legge n. 234 del 30 dicembre 2021, un furto ai danni di un personale che necessita da tempo di adeguati aumenti salariali. Nel parere si legge” i modesti stanziamenti” destinati al personale TAB “costituiscono il motivo principale della scarsa attrattività delle posizioni amministrative” rispetto al restante personale del pubblico impiego. Si sottolinea inoltre, come nell’anno precedente, che la valorizzazione del personale non può che passare attraverso la contrattazione collettiva nazionale, con l’incremento degli importi tabellari.
Tutte le criticità rilevate dal CUN evidenziano il reale rischio di tenuta del sistema universitario nazionale, che non solo non potrà raggiungere l’obiettivo di equiparazione agli standard europei, ma neanche garantire il turn over e il livello atteso di ricerca e didattica. Infatti già nel breve periodo un numero crescente di Atenei si troverà in seria difficoltà.
Il CUN quindi non condivide il documento su FFO, ritiene indispensabile una profonda riformulazione del provvedimento e chiede il ripristino urgente delle risorse.