Finanziaria 2008: posta la fiducia alla Camera
Presentati dal Governo tre maxi emendamenti. Non commentiamo la scelta di porre la fiducia, ma facciamo solo alcune brevi considerazioni sul contenuto degli emendamenti.
La Camera dei Deputati ha votato la fiducia sui tre maxi-emendamenti (art. 1, art. 2, art. 3) alla Legge Finanziaria, presentati dal Governo. Per il testo ufficiale completo di tabelle si rimanda al sito della Camera dei Deputati.
Non commentiamo la scelta di porre la fiducia, ma facciamo solo alcune brevi considerazioni sul contenuto degli emendamenti.
Il primo elemento di forte negatività è rappresentato dal fatto che non sono previste risorse per il rinnovo del secondo biennio dei contratti del Pubblico Impiego, determinando, nei fatti, le condizioni per lo sciopero generale del settore.
Per ciò che concerne i settori della conoscenza in aggiunta a quanto già evidenziato sul testo originario del disegno di legge, dobbiamo purtroppo rilevare che sono stati introdotti dei peggioramenti relativamente alla stabilizzazione del personale precario dell’università e della ricerca, mentre per la scuola non è stata accolta la richiesta di un ulteriore incremento della quota di personale ATA e docente da immettere in ruolo. Al contrario, per quest’ultimo settore vengono mantenute quelle norme, di cui avevamo chiesto la soppressione, che prevedono taglio degli organici derivanti dalle nuove procedure di determinazione delle classi nella scuola secondaria superiore oltre alla chiusura di alcuni convitti. Inoltre, nessun intervento è previsto sui docenti inidonei, sull’inquadramento dei DSGA e sui debiti pregressi delle scuole.
Anche rispetto all’Alta Formazione Artistica e musicale registriamo arretramenti in fatto di considerazione e finanziamento del settore.
Una nota positiva la possiamo invece registrare nel caso del personale ATA transitato dagli Enti Locali: il comma 146 del terzo articolo del maxi-emendamento affronta per la prima volta la questione. Non è ancora risolta, ma finalmente vengono poste le premesse perché lo sia rendendo praticabile una soluzione per via contrattuale.
Quest’ultima annotazione positiva insieme ad alcune altre meno rilevanti ma che comunque ci sono, non mutano però il nostro giudizio sulla manovra che, dal punto di vista dei settori della conoscenza, dei lavoratori della conoscenza, è fortemente critico e negativo. Lo ripetiamo ancora una volta: senza investimenti su scuola, università e ricerca, ci può essere solo la certezza della regressione sociale ed economica del Paese.
Alleghiamo alcune prime schede di valutazione, commento e guida ai maxi-emendamenti:
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Stabilizzazione personale precario
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AFAM
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Convitti
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Ata ex Enti Locali
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Reclutamento docenti scuola statale
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Scuola statale
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Guida alla lettura dei maxi-emendamenti