DIS-COLL dal 1 luglio 2017: chiediamo certezze per i collaboratori, assegnisti di ricerca e dottorandi borsisti in attesa della circolare INPS
Le sollecitazioni della FLC CGIL, dell’INCA CGIL e dell’ADI che continueranno a lottare perché l’indennità di disoccupazione sia estesa a tutti i precari ancora esclusi da un diritto fondamentale.
Le disposizioni legislative introdotte dal Jobs Act sul lavoro autonomo approvato in via definitiva dal Senato lo scorso 10 maggio (legge 81 del 22 maggio 2017), hanno reso strutturale l’istituto della DIS-COLL per tutti i collaboratori coordinati e continuativi e l’hanno estesa anche agli assegnisti e ai dottorandi di ricerca con borsa di studio, a partire dal 1 luglio 2017.
La FLC CGIL, l’INCA CGIL, l’ADI, che hanno creduto in questo risultato, continueranno a lottare perché l’indennità di disoccupazione sia estesa a tutti i precari ancora esclusi da un diritto fondamentale.
Come abbiamo avuto modo di sottolineare, è una significativa vittoria per tutti i collaboratori, per tutte le ricercatrici e i ricercatori precari, per tutti i dottorandi che da anni reclamano il riconoscimento della dignità del proprio lavoro e risponde – seppure parzialmente – alla necessità di protezione sociale per chi lavora in condizioni di precarietà nei settori della conoscenza.
Con la circolare 89 del 23 maggio 2017, l’Inps già aveva impartito le istruzioni applicative in merito alla previsione del decreto legge 244 del 2016, che ha esteso la tutela della prestazione DIS-COLL – introdotta a favore dei collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto, dal DLgs 22/15 in via sperimentale – anche per gli eventi di disoccupazione che si sarebbero verificati dal 1° gennaio 2017 fino al 30 giugno 2017.
Dal 1 luglio l’accesso alla DISCOLL è possibile anche per gli assegnisti e i dottorandi con borsa a cui sia terminato il contratto a partire dal 30 giugno.
Stiamo facendo pressione sull’INPS, con la collaborazione dell'Inca CGIL nazionale, affinché emani al più presto la circolare che dia piena attuazione al provvedimento di legge. Certamente il diritto maturato rimane attivo anche nel ritardo della pubblicazione, perché previsto dalla legge, comunque le nostre strutture e le sedi del patronato INCA CGIL sono a disposizione per i chiarimenti del caso.