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ISPRA: basta coi riordini dell'Ente. Subito lo Statuto!

I sindacati dichiarano lo stato di agitazione con l'impegno di organizzare nei prossimi giorni ulteriori iniziative di mobilitazione.

24/07/2012
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Si è tenuta ieri 23 luglio 2012 all'ISPRA l’assemblea unitaria indetta dalla FLC CGIL, FIR CISL e UILRUA per discutere degli effetti della spending review sugli enti di ricerca e valutare l’audizione del Ministro Clini in commissione ambiente rispetto ad un “riordino” dell’ISPRA.

La crisi del Paese tende a giustificare ancora una volta un feroce attacco agli Enti di ricerca mettendo in mobilità il personale (vedi soppressione INRAN), tagliando le risorse ai fondi di finanziamento ordinari degli Enti, tagliando le piante organiche e riorganizzando e accorpando enti senza alcun criterio, con il conseguente rischio di tagli reali sulle retribuzioni, oltre all’inevitabile perdita da parte dei precari di ogni speranza di lavoro.

In questa situazione il Ministro Clini ha manifestato alle Organizzazioni sindacali, in audizione in Parlamento e in varie interviste, l’intenzione di smembrare l’ISPRA, prevedendo il  trasferimento del personale (90-100 persone) al Ministero e trasformando l’ISPRA in un agenzia “autonoma” su modello europeo (?).

Dietro questa ennesima operazione di “smembramento” si tagliano circa 9 milioni in tre anni all’ISPRA e si sottraggono risorse umane, competenze e funzioni per definire una nuova struttura “a disposizione” del Ministero, altro che terzietà europea!

ISPRA, a quattro anni dall’istituzione voluta dal Ministero, stava raggiungendo, tra mille ostacoli, un suo ruolo e una sua riallocazione nel panorama degli EPR ed era quasi giunta a termine la definizione del nuovo Statuto, attualmente  sul tavolo del CdA. E ora il Ministro dice che “vuole ricominciare da capo”?! Cosa c’è realmente dietro?

Il Decreto “spending review” prevede che tutte le società “in house”, come la SOGESID,  debbono essere chiuse entro dicembre 2013. E’ forse questo il motivo per il quale il Ministero vuole ripensare ad ISPRA? Sogesid s.p.a. (società in house del MATTM),  dopo aver assorbito oltre 426 milioni di euro in tre anni, ora deve chiudere e quindi le pletoriche segreterie delle direzioni generali del ministero si svuoteranno. Ma le funzioni attualmente svolte da SOGESID sono davvero essenziali? E perché le attività tecniche scientifiche devono essere in capo al Ministero piuttosto che ad un soggetto “autonomo e terzo” come ISPRA? Non sarebbe più logico e sensato riconoscere una volta per tutte il ruolo di ISPRA come Ente di Ricerca e dotarlo di un suo statuto,  anziché pensare a smembrarlo?

Contrasteremo in ogni modo la volontà del ministero di riorganizzare l’ISPRA col fine subdolo di risolvere esigenze interne urgenti da parte del Ministero!

Non accetteremo il trasferimento del personale e l’ennesimo spreco di risorse in inutili riorganizzazioni!

Per tutte queste ragioni, insieme ai tagli previsti nel settore della ricerca, che i lavoratori dell’ISPRA danno mandato alle Organizzazioni sindacali di esprimere forte il DISSENSO rispetto alla spending review e all’ennesimo tentativo di affossare l’ISPRA e tutte le competenze professionali e scientifiche che vi operano.

Per questo è stato dichiarato lo stato di agitazione con l’impegno di organizzare nei prossimi giorni tutte le iniziative di mobilitazione necessarie.

Mentre CGIL, CISL e UIL chiederanno di nuovo un incontro urgente al Ministro Clini e alle Commissioni ambiente di Senato e Camera e al Presidente del Consiglio dei Ministri, on. Mario Monti, si danno appuntamento oggi, 24 luglio, davanti al CNR, per l’iniziativa nazionale unitaria cui parteciperanno esponenti politici, nonché i Presidenti degli Enti di Ricerca, vigilati e non dal MIUR, compreso il Presidente e il Direttore Generale che hanno dato la loro disponibilità a partecipare.

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