Cambiamo il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici

Home » Ricerca » Ricerca, "No spending"! Il 24 luglio serata di mobilitazione e di confronto

Ricerca, "No spending"! Il 24 luglio serata di mobilitazione e di confronto

Appuntamento a Roma, Piazzale Aldo Moro, su iniziativa della FLC CGIL, FIR CISL e UIL RUA.

20/07/2012
Decrease text size Increase  text size

cnrIl 24 luglio 2012 dalle ore 17.00 si terrà a Roma presso il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) una serata di mobilitazione e di confronto con le lavoratrici ed i lavoratori, i presidenti degli enti pubblici di ricerca e le forze politiche per salvare la ricerca pubblica.

L'iniziativa, organizzata dai sindacati di categoria di CGIL, CISL e UIL, prosegue l'intensa campagna di mobilitazione promossa per cancellare dal Decreto Legge 95/12 (spending review) le norme che si traducono ancora in tagli lineari a scuola, università e ricerca licenziando di fatto migliaia di precari.

__________________

Comunicato stampa Segreterie Nazionali di
FLC CGIL - FIR CISL - UIL RUA

La sera di martedì 24 luglio, davanti la sede del CNR in p.le Aldo Moro, 7 FLC CGIL, FIR CISL e UIL RUA a partire dalle ore 17.00 promuovono una iniziativa di confronto con i Presidenti degli Enti Pubblici di Ricerca e i partiti politici sul tema della ricerca pubblica e sui tagli previsti dal decreto per la “spending review”.

È nostra convinzione che ulteriori tagli rischiano di essere fatali per le attività di ricerca degli Enti, per la capacità dell’Italia di partecipare ai progetti internazionali e per le stesse potenzialità di crescita economica e sociale del nostro Paese.

Va inoltre sottolineato che i tagli della “spending review” determineranno una perdita secca di posti di lavoro dei precari e di competenze qualificate costruite con investimenti di anni a tutto vantaggio di altri Paesi competitori, nei quali i nostri ricercatori continueranno ad emigrare.

Per queste ragioni FLC CGIL, FIR CISL e UIL RUA ritengono necessario mobilitare le lavoratrici ed i lavoratori del comparto e coinvolgere le istituzioni e tutte le forze sociali e politiche per evitare che la ricerca sia ancora una volta oggetto di un attacco che nei fatti danneggia lo sviluppo del Paese.

Altre notizie da: