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Concorso ordinario Direttori dei servizi generali e amministrativi: pubblicato il bando in Gazzetta Ufficiale

Le domande scadono il 28 gennaio 2019. Il MIUR disattende l’impegno preso con i sindacati circa le prove differenziate per gli Assistenti amministrativi facenti funzione. Accolti solo alcuni dei suggerimenti forniti dal Consiglio Superiore dell’Istruzione. Siamo pronti a dare tutela legale ai nostri iscritti.

29/12/2018
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Il 28 dicembre 2018 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 102 (4ª Serie speciale Concorsi ed esami) l’atteso bando del concorso pubblico per esami e titoli per la copertura di 2.004 posti di Direttore dei servizi generali e amministrativi (DSGA).

Bando | DM 863 del 18 dicembre 2018
Scheda sulla procedura concorsuale

I punti salienti del bando

Il concorso è bandito per la copertura di 2.004 posti nel profilo di DSGA che risulteranno vacanti e disponibili nel triennio 2018/2019, 2019/2020 e 2020/2021.

Le procedure concorsuali si svolgeranno su base regionale, per il numero di posti messi a concorso in ogni Regione. Si può presentare domanda per una sola regione, unicamente in modalità telematica attraverso l’applicazione POLIS, previa registrazione sull’applicazione stessa.

Il termine di scadenza per la presentazione della domanda è il 28 gennaio 2019.

Possono partecipare al concorso coloro che, oltre ai requisiti generali previsti per l’accesso ai concorsi pubblici, sono in possesso della laurea specifica, come previsto dalla tabella B allegata al CCNL 2018. 

Sono altresì ammessi al concorso gli assistenti amministrativi che, alla data di entrata in vigore della legge n. 205 del 27 dicembre 2017 (art. 1, comma 605), abbiano maturato nei precedenti otto anni almeno tre interi anni di servizio, anche non continuativi, sulla base di incarichi annuali, anche in mancanza del requisito culturale della laurea specifica prescritto dal CCNL 2007/2009. 

Il bando prevede infine che il 30% dei posti messi a concorso in ciascuna regione venga riservato al personale ATA di ruolo in possesso dei requisiti per l’accesso al concorso, compresi gli assistenti amministrativi facenti funzione e che, qualora non coperti, i posti riservati, siano assegnati agli altri concorrenti in ordine di graduatoria.

Le procedure concorsuali prevedono due prove scritte e una prova orale e la valutazione dei titoli posseduti.

Per essere ammessi alle prove scritte i candidati devono superare una prova preselettiva computer-based (somministrazione di cento quesiti inerenti le discipline previste per le prove scritte). Il calendario per lo svolgimento della prova preselettiva sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 15 marzo 2019, negli albi e nei siti degli USR e del MIUR.

Il mancato superamento della prova preselettiva comporta l’esclusione dal prosieguo della procedura concorsuale. Il punteggio della prova preselettiva non concorre alla formazione del voto finale nella graduatoria di merito.

Coloro che hanno superato la prova preselettiva sono ammessi a sostenere le seguenti prove scritte, anch’esse computer-based:

  1. una prova costituita da sei domande a risposta aperta;
  2. una prova teorico-pratica.

Alla prova orale sono ammessi coloro che hanno superato le prove scritte. La prova orale consiste in:

  1. un colloquio sulle materie d’esame di cui all’allegato B del decreto ministeriale 863 del 18 dicembre 2018;
  2. una verifica della conoscenza degli strumenti informatici e delle tecnologie della comunicazione di più comune impiego;
  3. una verifica della conoscenza della lingua inglese.

Le graduatorie finali di merito, compilate su base regionale, sono utilizzate annualmente ai fini dell’assunzione nel profilo di DSGA e restano in vigore sino al loro esaurimento.

La nostra posizione

L’elevamento della quota di riserva al personale interno dal 10% al 30%, ora estesa anche ai facenti funzioni sprovvisti di laurea specifica, è frutto della battaglia condotta dalla FLC durante il confronto con il Miur. L’azione del sindacato è stata determinante per modificare la primitiva versione del bando. Esso ignorava del tutto la posizione dei facenti funzioni i quali non erano stati presi in considerazione neanche per la quota di riserva da destinare al personale interno.

Tuttavia riteniamo ingiusto e penalizzante il trattamento riservato dal bando agli assistenti amministrativi facenti funzione per la mancata valorizzazione dell’esperienza da essi maturata nel corso di tanti anni nei quali hanno svolto la funzione di DSGA, contribuendo al regolare funzionamento delle scuole e degli uffici di segreteria. Tale richiesta, oltre ad essere presente nel parere fornito dal CSPI (Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione) alla bozza di bando, era stata rappresentata con forza dalle organizzazioni sindacali nei mesi di confronto serrato che hanno preceduto la pubblicazione del bando.

Prendiamo atto dell’Incomprensibile comportamento del Miur che immotivatamente ha disatteso le indicazioni fornite dalle organizzazioni sindacali e dal parere di un organismo istituzionale quale è il CSPI laddove si sosteneva la necessità di prevedere delle prove differenziate per i facenti funzione e di considerare come valido ai fini del calcolo delle tre annualità anche l’a.s. 2017/2018.

Continueremo a sostenere questi lavoratori e a reclamare il diritto alla mobilità professionale affinché sia riconosciuto e valorizzato il lavoro svolto dagli assistenti amministrativi facenti funzione in tutti questi anni. Abbiamo dato mandato ai nostri legali perché valutino i profili di illegittimità del concorso laddove vengono messi sullo stesso piano i colleghi assistenti amministrativi facenti funzione con altri concorrenti privi di esperienza.

Nei prossimi giorni torneremo sull’argomento con ulteriori approfondimenti, in particolare per quel che concerne le valutazioni dell’ufficio legale nazionale.