Personale ATA facente funzione: l’ordine del giorno presentato da LeU in Senato
Un ordine del giorno al Senato per l’approvazione di una procedura semplificata per l’accesso al profilo di DSGA agli Amministrativi facenti funzione. Per la FLC CGIL è una necessità e un’urgenza non più rinviabile.
Liberi e Uguali (LeU), gruppo parlamentare facente parte della maggioranza del Governo Conte, ha presentato un ordine del giorno al Senato, in sede di conversione in legge del decreto Rilancio, che propone di dare una soluzione adeguata e soddisfacente all'organizzazione e al funzionamento ottimale del nostro sistema scolastico alla ripresa delle attività didattiche a settembre, con una procedura straordinaria riservata per gli Amministrativi facenti funzione di DSGA.
La procedura semplificata potrebbe valorizzare il servizio pregresso, tale da assicurare la funzionalità delle segreterie e permettere l'accesso al profilo di DSGA per gli Assistenti amministrativi facenti funzione con almeno tre anni di servizio, attraverso una graduatoria per soli titoli e servizi come previsto per tutto il restante personale ATA.
L’ordine del giorno presentato da LeU fa, dunque, eco alle numerose proposte emendative avanzate finora dalla FLC CGIL in occasione dell’approvazione dei diversi provvedimenti legislativi (legge di bilancio, DL Scuola, DL Rilancio, ecc….), al fine di affrontare la gestione problematica della riapertura delle scuole a settembre, garantendo la presenza di un DSGA stabile in ogni scuola per consentire la funzionalità di tutti i servizi scolastici.
Il Governo si assuma la responsabilità di far funzionale le scuole e riconosca l’importante contributo dato dai Facenti funzione, prevedendo un concorso riservato per soli titoli con una valutazione ex post per coloro che hanno maturato 36 mesi di servizio.
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Il Senato,
in sede di conversione in legge del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, recante misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19;
premesso che
all'articolo 230 viene sancito un incremento nella misura di 8.000 posti nel concorso ordinario per titoli ed esami di cui all'articolo 17, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59, e di 8.000 posti nella procedura concorsuale straordinaria di cui all'articolo 1 del decreto-legge 29 ottobre 2019, n. 126;
la normativa scolastica degli ultimi decenni è stata soggetta ad una importante stratificazione legislativa, in particolare sul reclutamento e la stabilizzazione del personale che ad oggi non ha ancora trovato una soluzione adeguata in grado di rispondere in maniera soddisfacente alla grande domanda di docenti e di personale per l'organizzazione e il funzionamento ottimale del sistema scolastico;
tale necessità è stata maggiormente accentuata dalla pandemia, che ha reso tangibile la carenza del sopradetto personale, soprattutto in prossimità dell'avvio del nuovo anno scolastico che potrebbe presentare diverse criticità, a causa dei gravi problemi della ripresa della didattica in presenza nel rispetto dei nuovi criteri di sicurezza, delle oltre 200 mila supplenze che dovranno essere fatte per avere la copertura di tutte le cattedre dell'organico di fatto, senza tralasciare il problema che a settembre moltissime scuole saranno prive del Direttore dei servizi annninistrativi, tenendo conto anche dell'esistenza dì migliaia di ricorsi pendenti presso la sede centrale del Ministero dell'istruzione, gli Uffici Scolastici Regionali e gli Ambiti Territoriali;
vista l'urgenza di immettere in ruolo personale che ha già svolto le proprie funzioni e che necessita di essere stabilizzato - quali i DSGA facente funzione che privi di titolo di laurea risultano pertanto essere stati esclusi dal concorso ordinario indetto per la copertura di 2.004 posti -, e diporre ordine per le diverse tipologie di ricorrenti, dal personale docente al personale amministrativo tecnico e ausiliario, fino ai dirigenti scolastici, al fine di tutelare le esigenze di economicità dell'azione amministrativa e di prevenire le ripercussioni sui sistema scolastico dei possibili esiti negativi, non solo nei confionti dei concorsi già svolti, ma anche di quelli futuri che il Ministero si troverà a dover disporre,
impegna il Governo:
a valutare l'opportunità di procedere al reclutamento del personale della scuola con procedure semplificate, valorizzando il servizio pregresso, tale da garantire la funzionalità delle segreterie scolastiche e permettere così l'accesso al profilo di DSGA per gli assistenti amministrativi facenti funzione con almeno tre anni di servizio attraverso una graduatoria per soli titoli e servizi come previsto per tutto il restante personale ATA;
a valutare altresì l'opportunità di prevedere lo svolgimento di un corso intensivo di formazione, con prova finale al fine di tutelare le esigenze di economicità dell'azione amministrativa e di prevenire le ripercussioni sul sistema scolastico dei possibili esiti dei contenziosi pendenti relativi al concorso per dirigente scolastico di cui al Decreto Direttoriale del 23 novembre 2017.