Nonno, cos'è il sindacato? Il nuovo libro di Edizioni Conoscenza

Home » Scuola » Estero e spending review: il MAE vuole imporre da subito un taglio consistente del contingente

Estero e spending review: il MAE vuole imporre da subito un taglio consistente del contingente

È quanto emerso nell’incontro del 30 luglio u.s.. L’idea dell’Amministrazione è quella di tagliare 139 posti e di non dare corso a nuove nomine. Garantite le proroghe per il prossimo anno scolastico. Sulla revisione del contingente annuale le OO.SS. chiedono l’apertura della concertazione. Sul futuro della scuola di Asmara incombe l’ultimatum del MAE alle autorità eritree.

31/07/2012
Decrease text size Increase  text size

Come è noto il dibattito al Senato sulla spending review volge alla sua conclusione: il Governo ha deciso che nella giornata di oggi ricorrerà al voto di fiducia. Dopo di che il DL 95/2012 passerà all’esame della Camera  dove con molta probabilità verrà approvato con il ricorso, anche in questa circostanza, al voto di fiducia. Non v’è alcun dubbio che questo modo di procedere messo in campo dal Governo rappresenta la deriva della democrazia in Italia. Ancora una volta il Parlamento, con il pretesto dell’emergenza, viene esautorato delle sue funzioni e prerogative costituzionalmente definite. Un metodo questo che certamente non esalta la democrazia anzi la annichilisce.

Se poi dovessimo ragionare nel merito di quello che prevede il Decreto in questione che verrà liquidato nelle prossime ore dal Senato non possiamo che confermare il giudizio generale espresso dalla CGIL e dalla FLC CGIL già all’inizio del suo iter parlamentare. Altro che spending review, questi sono solo tagli lineari!

Non è un caso infatti che la CGIL ha confermato tra le varie iniziative di lotta lo sciopero generale di tutto il pubblico impiego e della scuola  per il 28 settembre p.v.

Spending review e scuola italiana all’estero

Per quanto riguarda il mondo della scuola, con particolare riferimento alla scuola italiana all’estero, dopo la bocciatura in commissione dei nostri emendamenti, non possiamo che ribadire il giudizio iniziale: la scuola italiana all’estero complessivamente intesa e la nostra stessa politica culturale nel mondo  vengono ridotte a mera testimonianza.

Dentro questo quadro generale si è svolto presso il MAE l’incontro del 30 luglio tra la delegazione di parte pubblica - assenti i rappresentanti del MIUR - e quella di parte sindacale. L’argomento principe del confronto è stato appunto la revisione del contingente rispetto a quanto previsto dal Decreto Legge n. 95/2012 sebbene non abbia ancora esaurito il suo iter parlamentare necessario per la relativa conversione in legge. Pare abbastanza scontato per il MAE che il testo varato dal Senato non subirà alcuna modifica nel corso del dibattito alla Camera che inizierà i prossimi giorni. Tant’è che l’Amministrazione ha sottoposto alle Organizzazioni sindacali una ipotesi di revisione di contingente annuale per l’a.s. 2012/2013 dichiarando in premessa che il MEF ha autorizzato il MAE a procedere alla concessione delle proroghe del personale della scuola attualmente in servizio all’estero che al 31 agosto hanno completato il quinquennio e che tale diritto dovrebbe essere garantito anche nel prossimo futuro a coloro che si troveranno nelle medesime condizioni.

Detta ipotesi prevede:

  • la soppressione di 139 posti complessivi di cui 135 in emisfero boreale. Il numero equivale grosso modo ai posti che si rendono liberi per fine mandato del personale che li occupava;
  • il blocco delle nuove nomine per il prossimo anno scolastico;
  • una razionalizzazione della rete spalmata in maniera, per quanto possibile, uniforme tra scuole, lettorati e corsi;
  • la  ricollocazione del personale perdente posto in altre sedi  a seguito di soppressione della cattedra di attuale appartenenza.

Come si vede si tratta di un’ipotesi di lavoro che presenta, a parere della FLC CGIL e condiviso dalle altre Organizzazioni sindacali, alcune criticità e che mette in campo una girandola di spostamenti che inevitabilmente si rifletterà su personale coinvolto generando inevitabili disagi. Indipendentemente da quest’ultimo aspetto la prima criticità è rappresentata dall’entità del taglio  individuato dal MAE perché va ben oltre quanto previsto nella relazione tecnica che accompagna il DL 95/2012.  Nella stessa relazione tecnica che accompagna il decreto viene ipotizzato un taglio graduale di 80 unità all’anno per un  risparmio annuo a carico esclusivo del il MIUR.  E’ quindi inspiegabile  da proposta del MAE del taglio di 139 posti di contingente per l’a/s 2012/2013. A questa contestazione fatta dalla FLC CGIL il MAE si è  laconicamente trincerato sul fatto che tale soluzione gli è stata imposta dal MEF. Giustificazione questa a dir poco aleatoria se non supportata dalla dovuta documentazione.

Altra criticità è rappresentata dalla razionalizzazione della rete. Qui si operano scelte che rasentano l’incomprensibile perché in perfetta linea con quel continuismo del MAE che tanti danni ha prodotto al sistema. Si mantengono in vita esperienze discutibili sul piano degli interventi perché sporadiche e insignificanti nella crescita della promozione della lingua e cultura italiana nel mondo, mentre contestualmente si sopprimono dei posti indispensabili al buon funzionamento del sistema stesso.

Infine e non per ultima rimane la questione legata al futuro della scuola italiana di Asmara. Qui si sta consumando lentamente un pericoloso processo di dismissione da parte dello Stato italiano di questa storica esperienza per via della rigidità delle parti con particolare riferimento alla posizione pregiudiziale assunta dal MAE. Sottoporre il mantenimento dell’istituzione alla sottoscrizione di un nuovo accordo tecnico travalica il problema del rinnovo dei permessi di lavoro da parte del Governo eritreo al personale della scuola. Se nei prossimi giorni non dovesse esserci un passo indietro delle parti c’è il fondato rischio che la situazione precipiti pericolosamente anche sul piano diplomatico tra i due Paesi. La FLC CGIL ha, pertanto, reiterato al MAE la richiesta di adoperarsi nei confronti del Governo eritreo affinché si raggiunga un accordo condiviso, benché di natura transitoria, per scongiurare la fine di questa storica esperienza.

Alla luce di quanto sopra rappresentato i sindacati hanno chiesto alla delegazione di parte pubblica l’apertura della concertazione sul contingente chiedendo esplicitamente all’Amministrazione di fornire nel dettaglio il quadro dell’operazione ipotizzate. I sindacati si sono inoltre riservati di effettuare rispetto alla proposta i relativi rilievi di merito e hanno esplicitamente richiesto la documentazione cartacea di quanto presumibilmente imposto dal MEF rispetto all’entità dei tagli da effettuare. Il prossimo incontro dovrebbe tenersi giovedì o venerdì della prossima settimana.

Nonno, cos'è il sindacato?

Presentazione del libro il 5 novembre
al Centro Binaria di Torino, ore 18.

SFOGLIALO IN ANTEPRIMA!