Il Decreto milleproroghe e le elezioni del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione
Slittano i termini per l’indizione delle elezioni ma rimane l’ordinanza del Giudice a seguito della vincente iniziativa giudiziaria della FLC CGIL
Come già commentato, anche la scuola naturalmente è stata interessata dagli interventi del Governo che ogni anno ricorre al Decreto cosiddetto mille proroghe (Dl 192/14 convertito nella legge 11/15) per fissare nuovi termini a provvedimenti che non è riuscito a varare.
Nell’articolo 6 della legge l’indizione delle elezioni del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) è prorogata dal 31 dicembre 2014 al 30 settembre 2015. Nel contempo si sancisce che tutti gli atti e i provvedimenti approvati in assenza del parere del CSPI sono ritenuti validi e ciò vale fino al riordino complessivo degli Organi collegiali e comunque non oltre il 31 dicembre 2015.
Viene confermato quanto abbiamo già scritto in occasione dell’uscita del DL ora convertito in legge. E viene confermato con tutto il carico di antidemocraticità che questo provvedimento contiene dal momento che si perpetua una situazione che vede la sola Scuola, unica Istituzione della Repubblica, a continuare a non avere ancora il suo Organo di rappresentanza istituzionale che è l’organo consultivo necessario a rendere legittimi e credibili i provvedimenti che si adottano per il sistema di istruzione in Italia. E’ stato inaccettabile che dal 2013 (anno di soppressione del CNPI) si sia varata una gran messe di provvedimenti riguardanti la scuola senza che la scuola potesse dire la sua tramite i suoi rappresentanti istituzionali. E continua ad essere inaccettabile che si continuino a mettere in cantiere provvedimenti cruciali per la qualità della scuola (si pensi alla immissione in ruolo del personale o all’organico funzionale o alle nuove proposte di ordinamento scolastico senza il parere del CSPI (ex CNPI).
Ma nel frattempo vi è stata la pronuncia del Consiglio di stato del 18 febbraio 2015 che ha sancito che le elezioni del CSPI si devono tenere entro il 30 aprile 2015 con verifica degli atti preparatori entro il 28 aprile 2015.
Il Governo non può ignorare le ingiunzioni dei Giudici, i quali, ora, dopo essersi pronunciati sempre a favore delle tesi della FLC CGIL - sia in primo grado al Tar del Lazio, sia in appello presso il Consiglio di Stato, sia intimando tramite un Commissario ad acta nominato dal Prefetto di Roma ad indire le elezioni, sia rigettando da ultimo il 18 febbraio 2015 nelle more dell’approvazione del DL mille proroghe la istanza di opposizione alle intimazioni dello stesso Commissario ad acta - attendono il Governo alla prova del 28 e 30 aprile 2015.
La FLC CGIL con la sua solitaria e vincente iniziativa giudiziaria sta incalzando in ogni modo il Governo e tutte le istituzioni che hanno a cuore la scuola pubblica affinchè venga quanto prima sanata una ferita che è stata inferta al nostro sistema scolastico e che è emblematica della considerazione in cui viene tenuta la scuola al di là di ogni retorica, praticata, peraltro, molto spesso via twitter.