Elezioni CSPI, si vota il 7 maggio 2024

Home » Scuola » Il Manifesto per una didattica inclusiva in pillole. Nessuno strumento tecnologico può surrogare la relazione educativa

Il Manifesto per una didattica inclusiva in pillole. Nessuno strumento tecnologico può surrogare la relazione educativa

Pillola numero 4: utilizzo delle tecnologie e dei media come strumenti e non come fine

23/04/2020
Decrease text size Increase  text size

manifesto-7-pillole-sito-04-2Crediamo che questa situazione possa essere occasione di riflessione sul modo di insegnare e sul rapporto con lo sviluppo tecnologico di ciascuno. Nessuno strumento tecnologico può surrogare la relazione educativa, l’interazione in presenza, ma gli strumenti tecnologici rappresentano ulteriori possibilità per l’interazione e bisogna imparare ad usarli, così come bisogna imparare a usare le forbici o la penna. Infatti, la tecnologia digitale, l’uso di piattaforme, come ogni altra strumentazione informatica, non sono, per sé stessi, né buoni né cattivi; per cui, ferma restando la premessa che “l’insegnare” è prioritariamente relazione, un loro adeguato uso dipende dal grado di consapevolezza e padronanza con cui li si gestisce.

Ragionare sui disagi che questa situazione inedita comporta per la didattica, vuol dire tornare a riflettere sulla didattica nel suo complesso e, se una situazione di crisi può segnare un cambiamento, ciò non potrà determinare l’assunzione acritica di una potenziata centralità della tecnologia, ma dovrà, invece, contribuire a progettare e a riorientare consapevolmente una didattica diversa, che per quanto arricchita di nuovi strumenti, rimane pur sempre impostata sulla centralità della relazione pedagogica.

Puoi sottoscrivere il Manifesto per una didattica inclusiva a questo link.