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AFAM: pubblicate le facoltà assunzionali dei docenti per i concorsi di sede 2023/24

Disponibili 892 posti. Continua l’iter applicativo di norme sbagliate. Si vuole combattere il precariato prevedendo la possibilità che vengano espulsi dal sistema gli attuali precari.

10/07/2023
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Il Ministero dell’Università e della Ricerca con la nota 8484 del 7 luglio 2023 ha trasmesso alle istituzioni nei tempi previsti, il decreto dirigenziale 8472 del 7 luglio 2023 che attribuisce le facoltà assunzionali a tempo indeterminato relative al personale docente per l’anno accademico 2023/2024, in attuazione dell’articolo 2 del Decreto Ministeriale 180 del 29 marzo 2023.

Le facoltà assunzionali sono pari a 892 posti (896 meno 4 posti di istituti statizzati oggetto di blocco e quindi utilizzabili dal 2024/25).

In particolare

  • 111 riguardano le Accademie di belle arti (di cui 4 le accademie storiche statizzate)
  • 17 le Accademie nazionali
  • 757 i Conservatori di Musica (di cui 86 gli ex istituti superiori di studi musicali statizzati)
  • 6 il Politecnico delle arti di Bergamo
  • 1 gli ISIA.

Dall’analisi dei dati risulta evidente come il peso di questa procedura prevista per il 2023/24 sarà sostenuto soprattutto dalle istituzioni più in deboli da un punto di vista organizzativo. Di seguito l’elenco delle istituzioni con più di 15 facoltà assunzionali

Istituzione AFAM

Facoltà assunzionali attribuite

CONSERVATORIO DI MUSICA DI FOGGIA

34

CONSERVATORIO DI MUSICA DI COSENZA

28

CONSERVATORIO DI MUSICA DI CAGLIARI

27

CONSERVATORIO DI MUSICA DI BENEVENTO

26

CONSERVATORIO DI MUSICA DI POTENZA

26

CONSERVATORIO DI MUSICA DI REGGIO CALABRIA

26

CONSERVATORIO DI MUSICA D'AVELLINO

24

CONSERVATORIO DI MUSICA DI CAMPOBASSO

24

CONSERVATORIO DI MUSICA DI VIBO VALENTIA

24

CONSERVATORIO DI MUSICA DI NOCERA TERINESE

22

CONSERVATORIO DI MUSICA DI SALERNO

22

CONSERVATORIO DI MUSICA DI SASSARI

22

CONSERVATORIO DI MUSICA DI MESSINA

21

CONSERVATORIO DI MUSICA DI TRAPANI

21

CONSERVATORIO DI MUSICA D'ADRIA

19

CONSERVATORIO DI MUSICA DI UDINE

19

CONSERVATORIO DI MUSICA DI PALERMO

18

CONSERVATORIO DI MUSICA DI MONOPOLI

17

CONSERVATORIO DI MUSICA DI CUNEO

16

CONSERVATORIO DI MUSICA DI MATERA

16

In base decreto 8472/23, due o più istituzioni possono richiedere, con istanza congiunta indirizzata al Ministero, la redistribuzione di parte delle facoltà assunzionali, indicando

  • l’istituzione che intende cedere facoltà assunzionali
  • l’istituzione che intende incrementare le proprie facoltà assunzionali
  • il numero di facoltà assunzionali oggetto di redistribuzione
  • le esigenze didattiche sottese all’istanza.

La redistribuzione di facoltà assunzionali tra istituzioni AFAM avviene con successivi decreti del Ministero. A tal proposito la nota 8484/23 stabilisce che l’istanza dovrà pervenire via PEC a dgistituzioni@pec.mur.gov.it e dovrà essere sottoscritta dai Direttori delle Istituzioni coinvolte, sentiti i rispettivi Consigli Accademici. Le istituzioni coinvolte sono sia quelle che intendono cedere facoltà assunzionali, sia quelle che invece intendono aumentare le proprie facoltà assunzionali. Non saranno accolte istanze in cui

  • il numero di facoltà assunzionali oggetto di cessione superi il numero di facoltà assunzionali oggetto di incremento;
  • l’incremento di facoltà assunzionali presso l’istituzione indicata superi il numero di posti vacanti non bloccati e non già coperti da facoltà assunzionali.

La nota fornisce ulteriori indicazioni su altri aspetti.

Nomine da graduatorie nazionali

Le nomine da graduatoria nazionale saranno effettuate da ciascuna istituzione previa richiesta, da inviarsi a dgistituzioni.ufficio6@mur.gov.it, dell’elenco dei nominativi e dei recapiti delle persone da interpellare

In caso di settori in cui vi sia una persona in graduatoria e più di un posto vacante, il candidato sarà interpellato da una delle istituzioni interessate (contattate a tal fine dal MUR) al fine di acquisirne la preferenza di sede.

In caso di settori in cui vi siano più di un posto vacante e più di una persona in graduatoria nazionale, sarà cura del MUR contattare e supportare le istituzioni interessate nella fase di interpello e di acquisizione delle preferenze di sede e delle eventuali precedenze. I settori artistici interessati sono

  • Restauro per la pittura (ABPR 24)
  • Applicazioni digitali per le arti visive (ABTEC 38)
  • Linguaggi e tecniche dell’audiovisivo (ABTEC 43)
  • Oboe (CODI/14) (in questo caso le graduatorie da scorrere saranno fornite al Conservatorio di musica di Foggia, presso cui si trovano i due posti vacanti)

Obbligatorietà della procedura

Secondo il MUR sui posti vacanti non bloccati individuati dal Consiglio Accademico ai fini del reclutamento a tempo indeterminato, laddove sugli stessi non vengano espletate le procedure di reclutamento a tempo indeterminato, non sarà possibile

  • assumere personale a tempo determinato
  • conferire incarichi di didattica aggiuntiva
  • conferire incarichi di docenza a valere sui bilanci delle istituzioni.

Conseguentemente per il MUR l’utilizzo della facoltà assunzionali è da considerarsi inderogabile, “non potendo la p.a. assumere con contratti a termine se non in presenza di esigenze di natura temporanea e ritenendo prioritario il superamento del precariato nel sistema dell’alta formazione artistica e musicale.”.

Senza entrare nel merito delle affermazioni contenute nella nota, come FLC CGIL denunciamo il fatto che si intenda superare il precariato contemplando la possibilità che gli attuali precari che hanno garantito l’ordinario funzionamento delle istituzioni, possano essere espulsi dal sistema.

Ricordiamo a tal fine che nei vari provvedimenti attualmente in discussione in Parlamento sono stati presentati numerosi emendamenti, alcuni dei quali proposti dalla CGIL e dalla FLC CGIL, finalizzati, da un lato, alla stabilizzazione dei precari con tre anni di servizio e, dall’altro, a consentire un ordinato avvio del nuovo reclutamento con l’introduzione dell’abilitazione artistica nazionale.

Presentazione del libro il 18 novembre, ore 15:30
Archivio del Lavoro, Via Breda 56 (Sesto San Giovanni).

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