Quel pasticciaccio brutto dell'abilitazione nazionale
Il TAR del Lazio mette una pesante ipoteca sull'iter dell’abilitazione scientifica nazionale, l'ANVUR pubblica le liste di riviste in classe A.
Il TAR del Lazio ha emesso la propria Ordinanza 03142 del 5 settembre 2012 relativa al ricorso presentato dall’associazione italiana dei costituzionalisti per l’annullamento del DM 76/2012 (regolamento recante criteri e parametri per la valutazione dei candidati ai fini dell'attribuzione dell'abilitazione scientifica nazionale). Il TAR ha fissato la trattazione di merito del ricorso per il 23 gennaio 2013, non respingendo quindi il ricorso ma ritenendo le esigenze del ricorrente “apprezzabili favorevolmente e tutelabili adeguatamente con la sollecita definizione del giudizio nel merito”.
Questo significa in concreto che la fase, già caotica di per se, dell’abilitazione scientifica nazionale vivrà fino al 23 gennaio 2012 con la spada di Damocle di un possibile azzeramento. Non è certo un caso che immediatamente dopo la pronuncia del TAR l'ANVUR abbia pubblicato sul proprio sito gli elenchi divisi per settori concorsuali delle riviste in “fascia A” con l'eccezione dell'area 12 direttamente interessata dal ricorso. Non appena resi pubblici gli elenchi sono apparse subito evidenti le assenze in molti settori di riviste importanti - sia internazionali che nazionali - che non sono giustificabili con una base di dati che l’ANVUR dichiara essere “basata sull’elenco delle riviste presenti nel sito docente alla data del 15 luglio su cui risultavano aver pubblicato gli studiosi italiani”. La scelta di basare la classificazione sull’elenco delle riviste presenti nel sito docente alla data di metà luglio, peraltro, crediamo che rischi di penalizzare quegli studiosi italiani e non italiani che non dispongono della pagina docente MIUR così come di quei giovani studiosi non strutturati che stanno in queste settimane riempiendo le loro pagine docente per finalizzare le loro domande entro il 20 novembre. Infine, se si assumono per buone queste classificazioni, appare del tutto evidente che vengono nella gran parte dei casi smentite le indicazioni relative alle classificazioni delle riviste per la valutazione delle strutture (la VQR). Viene così reso esplicito che uno degli elementi di valutazione della produttività scientifica delle strutture è fondato, per i settori non bibliometrici, su indicatori parziali.
Pur non essendo al momento dato conoscere il contenuto, citato nell’ordinanza, della nota del Ministro Profumo del 24 agosto 2012 e gli esiti di questo ennesimo “pasticcio”, non resta che reiterare per l’ennesima volta la richiesta di rivedere i meccanismi fin qui predisposti consentendo di svolgere l’abilitazione nazionale utilizzando, ad esempio, i requisiti prodotti dal Consiglio Universitario Nazionale, più vicini alle tradizioni scientifiche internazionali e meno arbitrari di quelli imposti dall’ANVUR.
Il Ministro Profumo deve prendere atto della impraticabilità e dell’iniquità del sistema proposto dall’ANVUR, confrontandosi finalmente con le rappresentanze istituzionali e con le associazioni e le organizzazioni sindacali dell’università, per consentire al sistema universitario di uscire dall’impasse in cui è stato cacciato.