Sbloccati 25 milioni di euro per la valorizzazione professionale del personale tecnico-amministrativo delle università
Pubblicato in gazzetta ufficiale il decreto-legge 75 del 22 Giugno 2023
Nell’ambito del decreto legge 75 pubblicato ieri in gazzetta ufficiale è stata introdotta all’articolo 5 la norma che prevede che il 50% dei 50 milioni di euro stanziati nella legge di bilancio del 2022 per la valorizzazione del personale TAB degli atenei “ viene assegnato alle università … ad integrazione delle componenti del trattamento fondamentale diverse dallo stipendio negli importi da definirsi dal contratto collettivo nazionale”.
Ciò permetterà di superare le resistenze rappresentate dall’ARAN e di utilizzare 25 milioni di euro sulla retribuzione fondamentale, determinando un aumento medio di circa 500 euro anno per dipendente (lordo amministrazione).
Pur rappresentando tale norma un avanzamento rispetto alla previsione precedente e alla proposta di utilizzo avanzata dall’Aran in sede di contrattazione, purtroppo i restanti 25 milioni di euro rimane ancora la previsione che questi debbano essere assegnati al personale “in ragione della partecipazione dello stesso ad appositi progetti finalizzati al raggiungimento di più elevati obiettivi nell'ambito della didattica, della ricerca e della terza missione” demandando i criteri di utilizzo “alla contrattazione collettiva integrativa nel rispetto di quanto previsto dal contratto collettivo nazionale “.
Chiaramente il nostro obiettivo rimane quello di destinare tutti i 50 milioni alla generalità del personale e in tal senso proporremo alle forze politiche un apposito emendamento all’art.5 del Decreto, considerando anche che per il personale di altri settori la modifica prevista per analogo provvedimento ha riguardato il 100% delle risorse aggiuntive stanziate.
In ogni caso perseguiremo con determinazione questo obiettivo anche in sede di trattativa con l’ARAN per il rinnovo del CCNL, contrastando la proposta che i restanti 25 milioni di euro vengano destinati alla performance o ad altri istituti che non coinvolgono la totalità del personale.