Approvata definitivamente la proroga degli assegni di ricerca
Adesso stabilizzazioni e nuovo reclutamento.
Il 27 febbraio il Senato ha dato il via libera definitivo al disegno di legge di conversione del decreto 192 del 31 dicembre 2014, cosiddetto “mille proroghe” (Legge 11 del 27 febbraio 2015) Tra le modifiche, va in porto un intervento sollecitato a più riprese dalla FLC CGIL: la proroga per 2 anni degli assegni di ricerca in scadenza.
Si è trattato di una necessaria misura tampone nata dalle denunce e iniziative dei ricercatori precari e della FLC CGIL, da ultimo con l'intervento del Segretario Generale Pantaleo. Nel 2015 infatti avrebbero iniziato ad arrivare a scadenza decine di migliaia di assegni di ricerca per effetto del limite di 4 anni previsto dalla sciagurata legge Gelmini.
Tuttavia non si può procedere per proroghe periodiche, tanto più che dal prossimo anno giungeranno a scadenza anche i contratti per i Ricercatori di tipo A, che rischiano di scontare il sostanziale fallimento della tenure track all’italiana (articolo 24 delle Legge 240/10).
E' necessario un piano straordinario di assunzioni nelle Università e negli Enti di Ricerca. Si tratta di stabilizzare le migliaia di persone che da anni con borse, assegni di ricerca e contratti a termine sostengono la ricerca pubblica nei nostri atenei e negli enti. E si tratta di attivare un nuovo reclutamento.
E' urgente, inoltre, ripensare radicalmente il sistema di reclutamento delle Università e degli Enti di Ricerca che non può reggersi sullo sfruttamento di figure iperprecarie.