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La FLC CGIL incontra i partiti. Adesso aspettiamo i fatti

Il 14 febbraio si è svolto a Roma un dialogo a più voci, comprese quelle dei tanti lavoratori che hanno inviato domande tramite il web.

14/02/2013
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“Sulla conoscenza è arrivato il tempo di una netta inversione di tendenza”. Con queste parole si apre il documento che la FLC CGIL ha presentato alle forza politiche del centro-sinistra, nell'incontro del 14 febbraio 2013 a Roma. Erano presenti i rappresentanti dei partiti delle due coalizioni: Francesca Puglisi e Walter Tocci per il Partito Democratico, Simonetta Salacone e Marco Rizzoni per Sinistra Ecologia Libertà, Daniele Fichera per il Partito Socialista; per la Lista Ingroia: Eleonora Forenza e Vito Meloni per Rifondazione Comunista, Giulia Rodano per l'Italia dei Valori. Ascolta la registrazione dell'incontro su RadioArticolo1.

L'avvio dell'incontro è stato segnato da un momento di alta partecipazione emotiva, legata all'evento mondiale "ONE BILLION RISING", la giornata contro la violenza sulle donne: un movimento, una vera e propria sollevazione con milioni di donne e uomini ha attraversato tutto il mondo per dire: "BASTA! LA VIOLENZA FINISCA ORA!".
I lavori al Centro Congressi di Via Cavour sono iniziati con questo video. Al termine tutti i presenti nella sala si sono alzati in piedi e hanno rivolto verso l'alto l'indice della mano. Il senso del video proiettato e dell'iniziativa che ha attraversato il pianeta a cui abbiamo aderito insieme alla CGIL è stato spiegato da Mara Mellace del centro nazionale FLC CGIL.

Si entra nel vivo dei lavori con Alessandro Arienzo, coordinatore nazionale del Forum della docenza universitaria della nostra organizzazione che ha presentato le modalità di svolgimento dell'incontro.

Il segretario generale Domenico Pantaleo ha illustrato le idee portanti della FLC affinché scuola, università e ricerca prendano il centro della scena politica come fattori di rilancio del sistema paese. Ascolta il suo intervento su RadioArticolo1.

I politici presenti, chiamati a esprimersi, si sono dichiarati sostanzialmente concordi con le proposte della FLC e sulla necessità di modificare profondamente quanto negli ultimi anni ha portato a tagli, umiliazione del lavoro, restringimento delle opportunità, insicurezza e precariato.

Sono quindi stati incalzati da Mara Mellace e Alessandro Arienzo a rispondere con sincerità alle domande che molti lavoratori della conoscenza avevano inviato attraverso la rete ai siti www.flcgil.it e www.ricostruiamolitalia.it. Per comodità e per ottimizzare i tempi le domande, numerose, sono state raggruppate per temi. Su molti argomenti i politici si erano già espressi, ma sollecitati dalle domande hanno potuto precisare meglio le loro posizioni.

La questione più “gettonata” ha riguardato le stabilizzazioni dei molti precari in tutti i comparti e in particolare lo sblocco delle assunzioni ATA e il rispetto del piano pluriennale nella scuola.

"Restituire alla scuola la quota di organico che la Gelmini ha tagliato e rivedere il percorso verso il pensionamento" (Salacone). La assunzioni vanno fatte “partendo dai bisogni e non dalle risorse” (Meloni). Va rivisto anche l'intero sistema di reclutamento.

Anche il taglio delle risorse finanziarie è stato argomento ricorrente nelle domande e la necessità di investire in campi come l'edilizia scolastica e universitaria, i laboratori, la sicurezza.

"Abbiamo pubblica povertà e ricchezza privata perché lo Stato ha tagliato sulla manutenzione. Basta alle grandi opere, sì alla manutenzione" (Rodano). “Un piano triennale per l'edilizia scolastica” (Puglisi).

E il diritto allo studio? Anche su questo gli impegni dei partiti presenti sono simili: sull'estensione dell'obbligo scolastico, la lotta alla dispersione, le borse di studio per gli studenti delle superiori e delle università, il tempo pieno nelle scuole, la generalizzazione della scuola dell'infanzia e un piano per gli asili nido.

Per intervenire con efficacia sui sistemi della conoscenza sono necessarie riforme radicali, dicono dalla lista Ingroia. Attenzione rispondono Pd e Sel, riforme sì, ma non più calate dall'alto. Sel propone un testo unico sull'università che cominci a smantellare gli aspetti più pesanti della legge Gelmini.

Sulla riforma Fornero e le sue pesanti conseguenze soprattutto sulla scuola: per la lista Ingroia va cancellata, per la coalizione Pd-Sel va fortemente emendata.

A proposito della governance di scuola, università, ricerca c'è bisogno di ripristinare modalità democratiche di gestione e ridare la parola a chi lavora entro queste istituzioni (Tocci).

Tutti sono stati molto critici sull'ANVUR e il Sistema di valutazione per università e ricerca. I criteri di valutazione sono molto discutibili perché “penalizzano non le università peggiori ma quelle più povere” (Forenza). C'è un consenso unanime nel sostenere che la valutazione nei nostri comparti debba servire a migliorare le performance e non a penalizzare i più deboli.

I partiti della sinistra sono per il ruolo unico della docenza universitaria e hanno dichiarato di voler mettere fine al lavoro gratuito negli atenei.

Alla fine Pantaleo ha sottolineato l'approccio condiviso ai problemi e questo permette al sindacato di aprire un dialogo. La CGIL è autonoma, si presenta con le proprie proposte, è aperta al confronto, ma non fa sconti a nessuno. Anzi, con un governo di sinistra sarebbe più esigente. Si augura che la politica torni a occuparsi con serietà dei problemi della gente, perché se così non è si lascia spazio ad avventure autoritarie, a populismi e demagogia, tutte cose che fanno male alla democrazia e tolgono speranza soprattutto ai giovani.

Ascolta la registrazione dell'incontro.

Scarica i programmi elettorali del Partito Democratico, di Sinistra Ecologia e Libertà e di Rivoluzione Civile.